Final Four, la rassegna stampa
Vi proponiamo i commenti delle varie testate che hanno seguito queste Final Four di Serie D.
Sabato 27 maggio 2017
I biancorossi di De Stefano partono come favoriti, ma dall’altra parte la gioventù del team di Thomas Miani è un’arma in più. L’inizio è decisamente a favore di Casarsa, con D’Angelo che si fa immediatamente sentire: il 12 – 3 di inizio gara sembra essere perentorio, cosiccome il +8 a fine primo periodo. Cervignano è però brava a recuperare e, con pazienza, a rifarsi sotto rispetto ai biancorossi: le guardie di Miani iniziano a mettere pressione, mentre Casarsa è pericolosa con un Malfante da 3/4 nelle triple.
Nella ripresa, dopo il +4 Casarsa al ventesimo, è Cervignano che preme sull’acceleratore: Contin (21) è il leader offensivo ed interpreta al meglio la gara, Dalla Pozza ed Aloisio lo spalleggiano, al pari di Meroi, ed ecco che il 14 – 26 del terzo periodo indirizza chiaramente la gara verso i bassaioli. Il team di De Stefano si perde in proteste e non riesce a costruire nulla di buono nell’ultimo quarto, lasciando sostanzialmente la vittoria ad una Cervignano ancora una volta concretissima: i ragazzi di Miani chiudono 66 – 77 e approdano all’atto finale.
Domenica 28 maggio 2017
La Dinamo Gorizia si aggiudica l’ultimo atto delle Final Four di Tolmezzo e la promozione in Serie C Silver con un finale emozionante.
L’esperta formazione allenata dalla coppia Malfatti – Bonetti vince la finalissima delle Final Four di Tolmezzo, nella due giorni carnica, superando l’ABC Cervignano per 64 – 71. Una stagione esaltante, quella degli isontini, che si sono guadagnati la promozione con un team di veterani e giocatori di categoria superiore, ma che hanno saputo superare tutte le dirette concorrenti alla grande.
Veniamo al match, perchè la Dinamo si trova di fronte una Credifriuli giovane, determinata e convinta dei propri mezzi: dopo aver superato Casarsa in semifinale, la squadra di coach Miani vuole provare il colpaccio e fin dal primo quarto si avverte che i bassaioli non scherzano. L’inizio vede i due attacchi non propriamente protagonisti, pure se l’ABC ha un primo guizzo sul +5: Contin e Nanut sono i due uomini più in luce in questo avvio di partita, chiuso sul 13 – 14 al decimo minuto.
Il cannoniere Malfatti (25 punti) conferma di essere un attaccante di razza con fiuto incredibile per il canestro, ma dall’altra parte c’è un collettivo solido, che fa leva certamente sui giovani ma anche su un veterano come “Ricky” Deana, sempre preciso e puntuale.
E’ evidente che saranno le difese a farla da padrone, le percentuali rimangono piuttosto basse ma il divario non cambia: il tabellone luminoso del palasport di Tolmezzo, infatti, sancisce il +1 Dinamo quando suona la sirena del ventesimo (30 – 31).
Nella ripresa, la Dinamo trova le iniziative fruttifere di Federico Bullara: il figlio d’arte non pecca certamente di timidezza e infila un paio di conclusioni delle sue. Cervignano risponde con Contin, principale terminale offensivo insieme a Dalla Pozza, poi è ancora Nanut che con un tiro da tre punti regala il primo piccolo allungo alla Dinamo, proprio in chiusura di terzo periodo. Gli isontini si allontanano sul 39 – 45 e, per la prima volta, c’è la sensazione che possano portare verso di sé il match in maniera definitiva.
L’ultimo quarto vede infatti l’inerzia completamente nelle mani di Gorizia, fino a un certo punto: il giovane Tomadini si affianca alla coppia Nanut – Bullara, risultando preziosissimo. Cervignano sembra vedere sfumare la vittoria, anche perchè Gorizia allunga sul 49 – 63 a poco più di due minuti dal termine: coach Miani viene espulso, ma Contin e Dalla Pozza non ci stanno. Le triple della Credifriuli e un momento di rilassatezza della Dinamo sembrano costare carissimo: parziale di 8 – 1 e Cervignano che ritorna a contatto in un amen. Ancora Contin protagonista, con un canestro ed una palla recuperata: il play di Miani fissa il meno due, subendo anche il fallo. Sull’errore, il rimbalzo è di Cervignano che ha addirittura la possibilità di provare il canestro della vittoria: Dalla Pozza da tre punti, però, sbaglia e sul rimbalzo è Bullara a subire fallo ed a segnare un tiro libero. La Credifriuli non riesce a concretizzare nel finale e la Dinamo, dopo l’espulsione del vice Dal Porto, arrotonda dalla lunetta fino al 64 – 71 che sancisce la vittoria della Dinamo Gorizia, promossa in C Silver insieme al Sokol.
Finale emozionante per una grande stagione: onore al merito alla Credifriuli che ha lottato fino in fondo e ci ha creduto sempre, mettendo in luce la coppia Dalla Pozza – Contin ed un collettivo che ha saputo far forza sulle proprie caratteristiche, ovvero gioco di squadra ed intensità. La Dinamo, dal canto suo, conquista una promozione storica che porta l’indelebile firma dei “magnifici quattro”, ovvero il bomber Patrick Nanut, la “Bullara’s family” e l’arciere Francesco Coco, senza però dimenticare tutto il resto della squadra ed i supporters Dinamo, sempre presenti in massa a sostenere quella che sta diventando una rappresentante storica del capoluogo isontino.
Da Youbasket.net
Sabato 27 maggio 2017
L’esordio sul campo di Tolmezzo, sede delle Final Four di Serie D, tocca alla Coop Casarsa di Raoul De Stefano. Tra i pordenonesi e la Finalissima c’è l’ABC Cervignano di coach Miani, squadra che è dovuta scendere a patti con i propri problemi fisici per tutta la stagione e che si presenta orfana di diversi elementi chiave anche in questa occasione, uno su tutti Fini.
L’inizio non nasconde la tensione da entrambe le parti, ma D’Angelo, giocatore competitivo per eccellenza, accentra il gioco dei casarsesi trovando punti per sé e per gli altri. Malfante non è da meno (2/3 da tre nel primo periodo) e i biancorossi stordiscono un Cervignano incapace di attaccare la difesa contenitiva, prima individuale e poi a zona, dei ragazzi di De Stefano.
Miani legge la difficoltà dei suoi e decide, per non far scappar la partita, di tentare già nel secondo quarto una zone-press aggressiva. La scelta si rivela efficace perché i registi adattati di Casarsa vanno in apnea e perdono palloni su palloni.
Entrambi i tecnici pescano ampiamente dalle proprie panchine per ragioni diverse: De Stefano cerca di dare un assaggio di parquet a quasi tutti i suoi effettivi per capire chi sia in grado di dare qualcosa nel secondo tempo; Miani necessita di dare momenti di riposo ai suoi titolari e di non abbassare la pressione.
A metà partita la Coop conduce per 33 a 29. Cervignano rientra con energia e trova il pareggio grazie a Meroi e Contin, Casarsa cerca di restare in partita con Malfante e con un Franzin che tenta di redimere le troppe palle perse mettendo cinque punti in fila. Nel momento in cui, però, l’ABC mette per la prima volta nel match il naso avanti, i ragazzi di De Stefano sembrano spegnersi. Una bomba siderale di Dalla Pozza e un canestro in contropiede di Contin, in campo malgrado i 4 falli, fissano il punteggio sul 47 a 53 con 10 minuti da giocare.
Contin è straripante su entrambi i lati campo: in attacco è il principale creatore di gioco e terminale offensivo, in difesa è presente su tutti i palloni anche quando impegnato lontano dalla palla. Pignaton e Cristante non ci stanno: il primo inizia ad attaccare con aggressività proprio Contin, cercando di costringerlo al 5° fallo; il secondo si carica della regia della squadra e realizza un importante canestro dal mezzo angolo.
Nel momento in cui Casarsa sembra riprendersi, arriva tuttavia il colpo finale: un raddoppio fisico a metà campo fa infuriare Cristante che viene sanzionato con un fallo tecnico e, l’azione successiva, Pignaton esce per falli. È la resa: Cervignano senza troppi patemi chiude il match sul 66 a 77.
Casarsa termina così una stagione giocata sempre al top della categoria, disputando una delle peggiori, se non la peggiore, partita dell’anno. Rimane quindi il rammarico per un’occasione persa a pochi passi dal traguardo dopo un’annata non priva di difficoltà ma durante la quale, per uno scopo comune, erano più volte state messe da parte le divergenze interne, intraviste a tratti durate la gara.
Domenica 28 maggio 2017
Finale ricca di emozioni quella che vedeva opposte Cervignano e Dinamo Gorizia, nell’atto conclusivo delle Final Four di Tolmezzo. Quasi una sfida generazionale, con l’aggressività e la sfrontatezza dei giovani dell’Abc da una parte, l’esperienza e il talento degli isontini dall’altra.
Cervignano parte fortissimo, con il solito Contin a rendersi protagonista nel 7-2 del 2′. Arriva subito la reazione goriziana, firmata Patrick Nanut, in un primo quarto dove le percentuali al tiro non sono eccelse (trend che verrà mantenuto per tutto l’arco del match) e ambedue le compagini muovono il punteggio soprattutto grazie alle gite in lunetta.
Dopo i primi 10′ la Dinamo conduce sul 13-14. Nel secondo parziale è Deana ad illuminare nella metà campo offensiva dell’Abc, mentre gli isontini si affidano ancora una volta al loro leader Nanut, già a quota 15 all’intervallo.
Se Miani trova buone iniziative dal classe ’99 Meroi, già in luce nella semifinale con Casarsa, dall’altra parte è Coco a mostrare tutta la sua immensa capacità di lettura: le due squadre rientrano negli spogliatoi sul 30-31 in favore di Gorizia.
Il team di coach Bonetti cerca la fuga nel terzo periodo, trascinato dalle triple di un Federico Bullara vistosi poco in fase realizzativa fino a questo frangente.
Cervignano non molla e risponde con le incursioni di Contin, Aloisio e Meroi, ma una tripla siderale di Nanut permette alla Dinamo di mettere 6 punti tra sé e i suoi avversari a 10′ dal termine.
Tomadini e Piras guidano quello che sembra l’allungo decisivo per Gorizia nell’ultimo e decisivo periodo: sul +14 a poco più di 2′ dal termine e con Cervignano in preda al nervosismo (espulso Miani, tecnico per Buzzin), la partita pare saldamente nelle mani di Bullara e compagni.
E invece l’immenso cuore di Contin e soci regala al numerosissimo pubblico di Tolmezzo un finale al cardiopalma. Lo stesso Contin realizza 5 punti in fila, Dalla Pozza infila 2 bombe in rapida successione e improvvisamente la CrediFriuli si ritrova sul -7.
Qui accade l’incredibile. Nanut cerca di farsi spazio tra i tifosi ospiti (entrambe le tifoserie stanziavano a ridosso del parquet) per battere una rimessa e viene trascinato a terra (probabilmente in maniera non volontaria): per gli arbitri è fallo tecnico (!). Cervignano sfrutta la situazione per portarsi sul -4 a 20″ dal termine, Contin ruba a metà campo e si invola in contropiede, subendo il fallo e realizzando il -2. Lo stesso numero 4 sbaglia il libero supplementare ma vola a rimbalzo, garantendo un extra possesso fondamentale (rimessa dal fondo) a 14″ dalla sirena conclusiva. Dalla Pozza si prende la tripla del sorpasso ma sbaglia, Federico Bullara cattura il rimbalzo ma realizza un solo tentativo sul conseguente fallo sistematico (+3), lasciando vive le speranze di Deana e compagni. Inspiegabilmente Piani cerca la conclusione ravvicinata ma non trova il bersaglio: la Dinamo può arrotondare il punteggio (anche grazie all’espulsione per proteste dell’assistente di Miani, Dal Porto) e festeggiare una storica promozione in C Silver (64-71). Mvp dell’incontro l’indomabile Patrick Nanut, autore di 25 punti conditi da 16 rimbalzi.
Sabato 27 maggio 2017
Cervignano ci estromette (meritatamente) da una finale che sentivamo già nostra, legittimata da una regular season, prima, e una poule promozione poi, da incorniciare. Forse proprio questo l’errore madornale dei biancorossi, quello di sentirsi già con il risultato in tasca, già proiettati alla finale dopo aver assolto il compito, quasi una formalità, di regolare gli udinesi già nettamente superati nella due gare di campionato.
Ma le partite secche sono un’altra cosa, e Raoul De Stefano lo sa. Qui tutto si rimette in discussione e agli aspetti tecnici e tattici si vanno a sommare quelli legati alla carica emotiva, al cuore, all’approccio psicologico alla gara e chi più ne ha più ne metta. Ecco forse la chiave di lettura di questa sciagurata partita.
Ad aggravare ancor più un quadro con troppe congiunzioni sfavorevoli, l’andamento della prima parte di gara con i reds artefici di un avvio convincente con salda tra le mani l’inerzia della gara e sempre più forte e granitica la convinzione che l’avversaria è già domata, rassegnata e piegata alla legge del più forte.
Ma agli udinesi il merito di non aver mai desistito e di non aver mai pensato che i giochi fossero già fatti. Dagli spalti questo si avverte e si vede: i giocatori in casacca blu sembrano moltiplicarsi e gettarsi su ogni pallone sfruttando ingenuità inspiegabili ed inaccettabili per i giocatori casarsesi, quasi tutti con un esperienza tale che li dovrebbe vedere ampiamente favoriti nella gestioni si simili contese e su simili campi di battaglia.
A metà gara la COOP va in spogliatoio in vantaggio ma rientra inspiegabilmente ancora più scarica, spenta, lasciando via libera alla freschezza ed alla “irriverenza” di Contin (assoluto MVP della semifinale) e soci.
Se quindi è vero che le sconfitte insegnano molto più delle vittorie, tanto i biancorossi avranno da imparare e da portarsi nella loro memoria storica da questa trasferta in terra carnica dove le colpe della debacle sono state con perfetta equità ripartite tra tutti gli effettivi, staff tecnico compreso.
Con l’amaro in bocca, chiudiamo il sipario su questa stagione, comunque straordinaria e ampiamente positiva.
Grazie ragazzi per le emozioni che ci avete fatto vivere e per le speranze che ci avete dato fino all’ultimo…
Il resto conta poco e, come detto, onore e i nostri complimenti ad un Cervignano che oggi merita ampiamente di giocarsi la finale.